Ditta individuale

Mutuo ipotecario vitalizio

Una soluzione dopo i 60 anni

Capiamo meglio:

Molto diffuso nei paesi anglosassoni, dove è conosciuto con il nome di reverse mortgage, il prestito vitalizio ipotecario è una forma di mutuo a lungo termine garantito in primo grado da un proprio immobile di proprietà e con la peculiarità di non prevedere nel corso della sua durata, e cioè fino all’estinzione, rimborsi in conto capitale e, spesso, nemmeno il pagamento degli interessi. Può essere concesso da una Banca, o da un altro intermediario finanziario autorizzato, a persone fisiche di età pari a o superiore a 60 anni.

 

È fondamentale che l’immobile sia di proprietà e libero da vincoli. In questo caso l’immobile viene impiegato senza perderne il possesso ed il diritto a usufruirne, per disporre di liquidità immediata.

Il Mutuo Ipotecario Vitalizio permette di disporre di liquidità immediata, con un importo finanziato che varia in funzione della anzianità del richiedente e del valore dell’immobile.

 

La particolarità della soluzione risiede nel fatto che viene finanziata una somma di norma compresa tra il 15% e il 50% del valore dell’immobile, ma il finanziamento non prevede rate a rimborso del capitale, fino al venire meno del contraente o fino all’eventuale vendita della proprietà. Nel caso il prestito venga cointestato, ad esempio, a una coppia, questo si protrarrà fino alla scomparsa del coniuge più longevo.

 

Spese e interessi possono essere rimborsati tramite rate o capitalizzati e dovuti solo a scadenza: il rimborso, in questo caso, sarà a carico degli eredi. Gli eredi disporranno, quindi, di due possibilità: potranno conservare l’abitazione e rimborsare il finanziamento, oppure vendere l’abitazione e rimborsare l’importo dovuto, nel limite massimo del ricavato della vendita.

 

Il Mutuo Ipotecario Vitalizio permette, in conclusione, di disporre di liquidità immediata, con un importo finanziato che varia in funzione della anzianità del richiedente e del valore dell’immobile. Occorre tenere presente che l’eventuale assenza di rate relative agli interessi può comportare, per effetto della capitalizzazione, un esborso significativo per gli eredi, qualora volessero esercitare il diritto di riscattare l’immobile rimborsando il prestito.